La rivalsa dei VideoGamer
Fonte: Corriere della Sera
Secondo uno studio gli appassionati di videogiochi rivelerebbero una capacità di "lettura" dell'ambiente superiore alla media
NEW YORK (Stati Uniti) – Passare tutto il giorno davanti ad un monitor a giocare ai videogame, non sembra certo un'attività salutare. Almeno secondo l'opinione comune che dipinge i fanatici dei giochi elettronici come ragazzetti un po' in soprappeso e tendenzialmente disadattati. Dagli Stati Uniti arriva tuttavia una ricerca che modifica, almeno in parte, questo quadro negativo.
CAPACITA' DI ANALISI Secondo gli psicologi della Washington University di Saint Louis i videogiocatori assidui rivelerebbero una capacità di analisi dell'ambiente e un'abilità nel trovare ciò che cercano superiore alla media. Gli esperimenti condotti su studenti universitari hanno dimostrato infatti che gli appassionati di Grand Theft Auto e Max Payne sono in grado di ritrovare le informazioni desiderate su uno schermo ricco di elementi di disturbo più velocemente di coloro che non sono avvezzi a maneggiare una console. Insomma, concludono i ricercatori, giocare al computer, se non altro, aiuta a rendere più rapido il processo visuale. In poche parole, aguzza la vista.
MIGLIORE ABILITA' Sotto il profilo più tecnico, gli autori dello studio rilevano che i videogiocatori non sviluppano tecniche inedite di ricerca dell'informazione. Si limitano invece ad impiegare i moduli consueti, semplicemente con maggiore abilità. Anche coloro che hanno sviluppato occhi di lince grazie ad uso intensivo del monitor adottano infatti la procedura chiamata "inibizione del ritorno": nel processo di ritrovamento di un oggetto si parte da un determinato luogo e, in caso di risultato negativo, non si ritorna una seconda volta in quel posto prima di avere effettuato un certo numero di tentativi altrove. In questa procedura di base gli irriducibili dei videogame si rivelano molto più efficienti
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