Addio, Dolce Vita
Il report speciale dell’Economist sulla crisi italiana
A prima vista la vita in Italia sembra ancora abbastanza dolce. Una campagna stupenda, splendide città storiche, sorprendenti tesori d’arte, e cibi e vini più fantastici che mai. Per la maggior parte degli standard gli italiani sono ricchi, longevi e con famiglie impressionantemente unite.
Quella ubriachezza molesta che rende così spiacevole il centro delle città di tante altre nazioni, in Italia è per fortuna rara. Certo, il traffico può essere caotico e luoghi come Venezia e Firenze pieni all’inverosimile di turisti: ma se ci andate fuori stagione – o anche solo al di fuori degli itinerari più battuti – in Italia potete divertirvi come praticamente da nessuna altra parte.
E tuttavia, dietro questa superficie dolce, molte cose sembrano diventate acide. Il miracolo economico del secondo dopoguerra, culminato nel famoso “sorpasso” del 1987 (quando l’Italia annunciò ufficialmente che il proprio PIL aveva superato quello della Gran Bretagna) , sotto tutti i punti di vista è finito. La crescita economica media dell’Italia negli ultimi 15 anni è stata la più lenta nell’Unione Europea, avendo ristagnato pure dietro quelle della Francia e della Germania.
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